Caro Alessandro…

Caro Alessandro,
ti scrivo questa lettera a pochi giorni dalla festa della mamma, perché tu sei ancora troppo piccolo per sorprendermi con un regalino pasticciato davanti al quale, so già, che sarà impossibile fermare la mia commozione.
Sono tante le cose che vorrei dirti e che vorrei ricordassi sempre nel corso della vita.
Vorrei, prima di tutto, ringraziarti per essere venuto al mondo donandomi il privilegio, la gioia immensa di diventare la tua mamma e la consapevolezza di poter essere una persona migliore e più paziente.
Tu non sai quante emozioni e sensazioni contrastanti si sono agitate nelle mie viscere quando sei nato, la paura di non essere in grado di prendermi cura di te, di non essere all’altezza di un compito tanto nobile quanto difficile, mi ha fatto tante volte vacillare, piangere in silenzio, odiare e colpevolizzare me stessa per non riuscire a diventare ciò che desideravo essere per te.
Poi, pian piano, qualcosa è cambiato, ho smesso di navigare nel mare dell’autocommiserazione ed ho iniziato a capire che non era quello l’esempio che dovevo darti, non potevo più permettermi di essere arrendevole e, nello stesso tempo, tanto severa verso me stessa.
Ho capito che dovevo essere più gentile con me per riuscire a darti la mia parte migliore: l’unica che tu meriti.
I tuoi sorrisi, i tuoi gesti d’affetto improvvisi ed inaspettati sono il motore delle mie giornate, della mia esistenza, della mia felicità; sono la motivazione più importante per continuare a sorridere, per continuare a credere che la tempesta passerà e tornerà il sole.

Per te, amore mio, sogno che la vita sia semplice, docile, mite, senza troppe salite e percorsi impervi, ma so, purtroppo, che non sarà così o, almeno, non sempre.
La vita ti riserverà gioie e dolori, ti spezzerà il cuore e poi tornerà a baciarti, ti farà sentire il peso della sconfitta e poi ti tenderà la mano per aiutarti, cadrai ancora e ancora ma tu, amore mio, vivi fino in fondo ogni emozione anche la peggiore, ti farà crescere, ti renderà più forte, più consapevole di te stesso e capace di sopportare il dolore.
Abbi paura, piangi senza vergogna, non sarai meno uomo, anzi, il contrario.
Concediti il lusso di dire “Non ce la faccio” e la sorpresa di scoprire che invece ce la fai.

Sii gentile con chi lo merita.
Sii gentile con chi non lo merita, sarà la migliore lezione che potrai insegnargli.
Non essere superbo, chè la superbia appartiene ai piccoli e ai meschini e non alla gente perbene.
Abbi cura delle persone che ami, non soffocarle, non cercare di prevaricare, non essere geloso, chi ti ama resta e ha cura di te.
Lascia andare chi vuole andar via, non sarà la forza che li convincerà a non farlo.
Abbi rispetto di te stesso.
Combatti per i tuoi ideali, difendi i tuoi valori e non imporli agli altri.
Confrontati con chi incontrerai sulla tua strada.
Non giudicare senza sapere, non diventare preda di facili pregiudizi. Non omologarti se non lo desideri.
Omologati se lo vuoi, ma solo se lo vuoi e non per evitare di sentirti “diverso”.

Ricordati che sei il mio miracolo e che per te ci sarò sempre, mi metterò da parte quando sarà il momento di farlo, perché l’amore non va dichiarato, ma va dimostrato… e questa sarà la più grande, sofferta ma necessaria dimostrazione che ti darò.
E so che mi renderai fiera dell’Uomo che sarai diventato.
Con tutto l’amore che ho.
Tua mamma.

2 Comments

  1. Reply
    Lex (@ilmondodellekeyx)

    Gli hai scritto delle parole meravigliose, come sempre. Sei una mamma speciale e lui è tanto fortunato, così come lo sei tu. Mi fate commuovere ❤️

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