Lavorare da casa: pro e contro!

La maternità, quest’esperienza magica e, a tratti, catartica, mi ha aperto gli occhi su tantissime cose, facendomi capire che NON E’ TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA!

Pensiamo al profumo dei neonati di cui tutti parlano con gli occhi a cuoricino, quell’odore di talco misto a latte e miele, che sa tanto di tenerezza e dolcezza…ma i neonati, in realtà, mica profumano sempre eh!
E chi se lo aspettava che un esserino di poco più di 50 cm potesse fare delle mega cacche puzzolenti che più puzzolenti non si può?! E soprattutto che riuscisse a farle ad ogni poppata!

Quando aspettavo Alessandro pensavo che la cosa migliore che potesse capitare ad una mamma, fosse la possibilità di lavorare da casa.
Orari elastici, opportunità di gestire ed organizzare i ritmi e la produzione rispettando i tempi del bambino ed in più essere sempre presente per i propri figli… credevo fosse il pianeta perfetto per una mamma lavoratrice.

NON E’ TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA!

Lavorare da casa è difficile, complicato, certi giorni impossibile, altri fattibile, proprio come la maternità.
Non avere un luogo fisico, un ufficio verso il quale dirigersi al mattino, può rivelarsi demotivante.
Non avere degli orari fissi da rispettare può far perdere il senso dell’orientamento.
Svegliarsi e pensare di avere l’intera giornata davanti per far tutto, può essere una trappola non da poco perché si sa, le cose da fare a casa non mancano mai, gli attacchi di mammite acuta sono sempre dietro l’angolo ed in un attimo ci si ritrova ad ora di cena, con le scadenze che sono rimaste comodamente appoggiate sulla scrivania della zona studio.
E poi, lavorare da casa può voler dire assentarsi mentalmente pur essendoci fisicamente, e questo desta sempre sensi di colpa infiniti pur sapendo che è inevitabile… è qualcosa che ti mette davanti al fatto che non è vero che lavorando da casa, riuscirai ad essere più presente per i tuoi figli, che esserci non è qualcosa che ha a che fare con la mera presenza fisica e capirai il senso della “qualità del tempo”, la sua importanza e la grande verità che vi è dietro.

La maternità mi ha insegnato tante cose, soprattutto mi ha fatto capire che non esistono le situazioni perfette, che bisogna avere un grande spirito di adattamento ed essere meno rigide, che gli imprevisti non sono un’eccezione ma che è sempre necessario prevedere che ce ne saranno.
Forse, con un approccio simile, potrebbe diventare tutto oro quello che luccica…

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