Non tutta l’ansia viene per nuocere
Da ansiosa cronica ed emotiva patologica, sento di poter dire che non tutta l’ansia viene per nuocere.
Sì, perché esistono tanti tipi di ansia: c’è quella buona e quella cattiva.
Buona è quell’ansia che se non ci fosse, tutto sarebbe un gran fallimento, è quella che ti motiva a far di più, quella sensazione impercettibile ma ineluttabile che ti tiene sulle spine e che governa la riuscita delle azioni importanti.
L’ansia buona è quella che senti quando devi sostenere un esame e sei molto preparata; quando devi fare un discorso in pubblico che hai ripetuto centinaia di volte allo specchio, a tua madre, a tuo fratello, al tuo fidanzato, al cane, al gatto e anche al pesce rosso; quando hai un colloquio di lavoro e vuoi dare il meglio di te…
L’ansia cattiva è quella che ti blocca, quella che arresta i tuoi pensieri, la tua mente, la tua capacità di far progetti, la voglia di andare avanti e di scoprire cosa la vita abbia in serbo per te, il tuo sorriso, il desiderio di andare in giro, di camminare, di incontrare persone, di parlare con la gente.
L’ansia cattiva è quella che ti aliena, che ti spegne, che ti fa pensare che tutto è perduto, che tu sei perduta, è quella che mentre esisti ti fa sentire il cuore in gola o in pancia, ma non al suo posto, è quella che ti fa credere che morirai presto, anzi, che sta già accadendo mentre non riesci a respirare e ti senti soffocare, come se qualcuno stesse stringendo una corda attorno al tuo collo.
Io ho provato entrambi i tipi di ansia, quella cattiva la sperimento più spesso, da più tempo ed in maniera ogni volta diversa: più blanda e discreta o più prepotente e beffarda… ma comunque riesco sempre a gestirla, perché ho imparato a farlo e perché ho deciso di non farmi sopraffare dalle mie paure.
Tutti abbiamo il nostro fardello fatto di timori, mostri e preoccupazioni, non sempre è facile fare i conti con quello che ci succede, non sempre è facile mantenere la lucidità, aggrapparsi a ciò che di bello si ha e andare avanti.
L’ansia e gli attacchi di panico, poi, riescono a gettare un’ombra su tutto, spesso, fanno buio su ogni aspetto positivo della nostra vita e così cercare ( e trovare) uno spiraglio di luce può diventare un’impresa ardua, ma non è impossibile.
Ed io, ogni volta che mi sento bloccata, alienata, spenta e scoraggiata penso solo a questo: “La luce c’è, Roberta, e trovarla non è impossibile!”
Abbiate coraggio, abbiate tenacia, abbiate fiducia.