Internet e bambini

E’ innegabile che Internet sia sempre presente nelle nostre giornate, siamo iperconnessi: navighiamo per cercare informazioni utili per il lavoro, curiosità, per organizzare un viaggio, per trovare ispirazione in cucina, per parlare con un’amica lontana, per arrivare ad un appuntamento in un luogo sconosciuto, per pagare la bolletta, per fare shopping ed anche la spesa.
Lo smartphone è diventato il proseguimento delle nostre mani e, se per noi tutto questo rappresenta, comunque, una novità, per i nostri figli è la normalità. Loro sono la generazione touch!

Tenere i bambini lontani dai dispositivi elettronici è un’impresa davvero ardua, ed io vi ho già detto come mi comporto con Alessandro (qui), cioè utilizzando il buon senso, senza demonizzare il web, ma con costante attenzione a non esagerare.
E’ anche vero, però, che Alessandro è piccolo e quindi la situazione è certamente più gestibile, rispetto a chi ha figli più grandi.
Infatti se è ancora possibile trovare un trentenne poco avvezzo all’utilizzo della tecnologia, è pressoché impossibile trovare un novenne incapace di destreggiarsi tra i video dei tormentoni musicali del momento e le varie app di videogiochi.

I bambini chiedono, reclamano il cellulare, gli amichetti che lo usano già, ne raccontano le meraviglie aumentando così il desiderio, ma naturalmente i genitori ci preoccupiamo dei pericoli della rete.
Le insidie di Internet sono già tante per noi adulti e avere delle remore è più che doveroso.

Il compito di noi genitori, è in questo caso, di sorvegliare l’attività svolta in rete dai nostri figli, inserire il Parental Control, che inibirà la possibilità ai bambini di incappare in siti non adatti alla loro giovane età e creare delle white list, cioè elenchi di siti e parole chiave approvate.
Oltre a limiti e filtri, sarebbe giusto stabilire delle regole: ad esempio, il tempo di utilizzo di smartphone o tablet non dovrebbe superare la mezz’ora, magari prima di cena (dopo aver finito i compiti) e mai prima di andare a letto in quanto le luci blu degli schermi disturbano il sonno; il cellulare non può essere usato mentre si è a tavola; non si leggono messaggi mentre qualcuno sta parlando.
Queste semplici regole che si mischiano con le buone maniere, devono valere per tutti, grandi e piccini.

Inoltre, ricordiamoci di aiutare i bambini a valorizzare l’esperienza reale rispetto a quella virtuale.
Portiamo i nostri figli fuori, lasciamoli giocare con la sabbia, permettiamogli di sporcarsi le mani e di incontrare amici veri. In questo non dovremmo trovarci in difficoltà visto che alla loro età vivevamo una vita più concreta, sicuramente non tanto digitalizzata.
Trascorriamo con loro del tempo di qualità, durante il quale creare una profonda comunicazione e mettere in modalità silenziosa il nostro cellulare.
Evitiamo di usare lo smartphone per tenere impegnati i nostri figli, sproniamoli ad osservare il mondo che li circonda e coinvolgiamoli in quello che facciamo.

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