Depressione Post-partum tra realtà e tabù

Buongiorno e buon inizio settimana a tutti voi.

Da qualche tempo mi sto informando (studiando e leggendo riviste di settore, articoli, libri ed interviste) su un argomento che mi sta molto a cuore, di cui si parla tanto ma, forse, nel modo sbagliato e spesso con una vena critica che non serve e non fa bene a chi sta attraversando un periodo non proprio sereno: la depressione post-partum.

Ricordo e sottolineo che non sono un medico, non ho competenze tecniche e pertanto questo post non ha alcuna pretesa di dare risposte scientifiche, ma semplicemente un supporto morale da mamma a mamma e, perché no, la costruzione di un dialogo consapevole ed un confronto che potrebbe risultare confortante ed utile.

Dopo la nascita di un figlio le sensazioni di una mamma sono molteplici e, come ho già avuto modo di dire, non sempre sono tutte belle e positive: la stanchezza, lo stravolgimento di ogni piccola e insignificante abitudine, l’impegno ed il carico di responsabilità possono, alcune volte, spegnere anche la più bella delle luci, prendendo il sopravvento e creando amarezza, paura, sconforto e, cosa ancor peggiore, sensi di colpa.
Una mamma che pensa di non riuscire a gioire come dovrebbe per l’arrivo del suo bambino, è una mamma che non può fare a meno di sentirsi ingrata, non meritevole di un dono così importante e sentendosi sola, vuota ed incompresa, inizierà a nascondere il suo malessere.

Nella maggior parte dei casi, infatti, la neo mamma prova vergogna per i suoi sentimenti e non ha il coraggio di parlarne e di aprirsi con le persone più care e che le stanno vicino, anche perché è la prima a giudicare se stessa in modo assolutamente negativo ed è, quindi, portata a pensare che anche gli altri lo farebbero.
E diciamo la verità, di depressione post partum ne parliamo tanto, tutti e spesso, ma sono poche le persone pronte a non guardare dall’alto in basso chi ne soffre, a non usare appellativi superficiali, stupidi e non veritieri (“pazza”, “matta”, “incapace”) e ad avere la giusta dose di empatia e comprensione per essere davvero d’aiuto.

Ma quali sono i sintomi della depressione post partum? Tristezza, apatia, irritabilità, ansia, insonnia, inappetenza, pianti ingiustificati, mancanza di concentrazione, pensieri negativi sulla maternità e su come la si stia vivendo.
Di solito si manifesta nelle prime quattro settimane dopo il parto, fino all’anno di età del bambino e le cause possono essere molteplici.
La depressione post partum non va confusa con il baby blues che, invece, è uno stato di tristezza e di depressione, a cui vanno incontro 7 mamme su 10 subito dopo il parto e che tende a scomparire da solo in un paio di settimane, dovuto proprio allo stravolgimento ormonale successivo alla nascita del bambino.

La depressione post partum è un disturbo serio che non va sottovalutato né taciuto.
Sensibilità, empatia e tatto è ciò che non deve mancare alle neo mamma, che dev’essere spronata a parlare, ad aprirsi e a cercare l’aiuto di personale competente.
Non abbandoniamo chi soffre solo per paura o diffidenza verso ciò che non conosciamo, scrolliamoci di dosso idee arcaiche e pregiudizi: UN DEPRESSO NON E’ UN MALATO DI MENTE!
Rendiamoci utili e capaci di metterci in ascolto delle esigenze altrui, che sia bandito l’egoismo.

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